L’idrogeno rappresenta una soluzione complementare ad altri gas verdi e al processo di elettrificazione.
Soprattutto, l’idrogeno verde avrà un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni all’interno della strategia di decarbonizzazione dell’Unione europea.
L’obiettivo del Green Deal EU è quello di ottenere zero emissioni entro il 2050.
Il piano prevede che, tramite la transizione all’idrogeno, sarà possibile decarbonizzare interi comparti che oggi basano il loro funzionamento su combustibili fossili: dal trasporto, all’industria pesante, fino al riscaldamento degli edifici.
L’astronomo e alchimista svizzero Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim realizza il primo esperimento per ricavare l’idrogeno in forma di gas (H2).
I chimici William Nicholson e Johann Wilhelm Ritter realizzano il primo esperimento progettato per ottenere l’elettrolisi dell’acqua.
Viene progettato il primo veicolo a idrogeno (Hyppomobile).
Sono disponibili in commercio i primi generatori di idrogeno per il riscaldamento e la cottura.
Fondazione SPI Consulting
SPI Consulting diventa Hyter
prodotto da fonti fossili
prodotto da fonti fossili ma con cattura e stoccaggio delle emissioni
noto anche come viola, prodotto da energia nucleare
prodotto da energia rinnovabile
prodotto tramite pirolisi del metano, produce polverino di carbonio
prodotto utilizzando energia prelevata dalla rete elettrica nazionale
Nonostante sia l’elemento più abbondante sulla Terra, l’idrogeno in natura si trova soltanto legato ad altri elementi, ed è necessario quindi “estrarlo” artificialmente.
In particolare, grazie a un processo di elettrolisi (che separa l'idrogeno e l'ossigeno dalla molecola d’acqua) alimentato da energia rinnovabile, è possibile ottenere il cosiddetto “idrogeno verde”.
In questo modo si escludono emissioni inquinanti e non si consumano risorse naturali, ottenendo un processo a impatto zero.